Rovirò fonda il Rivitalismo

da Mag 6, 2025ARTISTICA MENTE...0 commenti

BELLO MAGAZINE 9 ARTISTICA MENTE... 9 Rovirò fonda il Rivitalismo

ROViRO’ – nome d’arte di Roberto Mosella – il poliedrico artista napoletano noto per il suo inconfondibile stile di arte contemporanea applicato a 360 gradi fa un nuovo e impegnativo passo nel suo percorso artistico e, forse, di vita.
D’altronde, per nessuno come per un artista le scelte fatte nel campo lavorativo sono specchio, estrinsecazione della personalità e interpretazione della vita.

Dopo essersi espresso in vari campi, dalla moda al design, dalla scrittura creativa all’ arredamento, passando per l’ invenzione dei suoi OGPOP – OGGETTI POPOLARI, quelle che lui chiama le opere d’arte per tutti utilizzando per basi cose alla portata di tutti, ROViRO’ ha sentito l’esigenza di comunicare la propria visione dell’arte attraverso una vera e propria filosofia a cui ha dato un nome suggestivo : Rivitalismo.

Roberto, come è nata questa esigenza?

“È nata dal fatto di avere la convinzione di trovarci in un momento storico assolutamente unico, di transizione tra un mondo che non c’è oramai più e uno nuovo che si affaccia pieno di incognite e, quindi, di sfide”.

Come mai il nome di Rivitalismo per quello che, a tutti gli effetti, potrebbe considerarsi come un movimento o una nuova corrente artistica?

“Rivitalismo” è una parola che mi è venuta in mente improvvisamente, diciamo senza preavviso…
Una intuizione nata nel momento in cui ragionavo sul fatto che, proprio in considerazione di questa fase storica così complessa, sarebbe opportuno che i creativi si sforzassero di realizzare opere con un fine positivo, con un messaggio incoraggiante, possibilmente riutilizzando oggetti la cui alternativa sarebbe il macero o qualche forma di distruzione.
Dal nulla creare nuova vita in forma di bellezza è sicuramente un fine che dovrebbe perseguire un rivitalista”.

Quali obiettivi ti poni con questo passo?

“La verità è che non lo so.
Ho solo sentito fortemente l’esigenza di immaginare uno scenario artistico che abbia alla base soprattutto una filosofia dell’arte e, quindi, del mondo.
Ritengo ci sia forte bisogno di spinte propulsive positive, proprio nel senso di volontà nel creare qualcosa di buono non solo per sé ma, anzi, soprattutto per gli altri.
Sono il primo ad essere spinto nel creare da tormenti interiori – quale artista non ne è caratterizzato – ma ho deciso che le mie opere debbano avere sempre, infine, un risvolto dal significato positivo, ottimistico, rassicurante nel rispetto dei miei coinquilini del pianeta Terra e di Madre Natura stessa”.

Bene Roberto, non resta che farti un grande in bocca al lupo per questa nuova stimolante avventura e per il Rivitalismo.
Se volessi mandare un ultimo messaggio, uno spot per i nostri lettori, cosa scegli di dirci?

“Innanzitutto, w il lupo!
Riguardo il messaggio, ringraziandovi per lo spazio, mi va semplicemente di esortare tutti a creare per costruire, creare per bene, creiamo bene”

Quale messaggio migliore per un Rivitalista?

Condividi